Una visita a Lucca |
di Gatto NineNineNine | |
Ieri sono andata a Lucca, la meravigliosa città dalle centro chiese o forse anche duecento ...
UNA VISITA A LUCCA
Ieri sono andata a Lucca, la meravigliosa città dalle centro chiese o forse anche duecento, perché quando arrivai, vedevo solo chiese, chiese ed ancora chiese! Ero andata a Lucca per vedere il “Lucca comics and games 2008”. Questo gioco funziona così: se vuoi partecipare ti fai un costume senza comprarlo di un antagonista o di un protagonista di un cartone animato o di un film come “Cappello di Paglia” o “Star Wars”. Ma io naturalmente non avevo un costume, ma mi divertivo a fare le foto con i personaggi dei cartoni animati che vedo la mattina presto, prima di andare a scuola. Poi c’erano delle specie di serre, solo che dentro non ci stavano i fiori ma gente che vendeva fumetti, carte da gioco molto rare e statuine di personaggi buffi chiamate gashpon, robots come il Gundam. Addirittura c’era il disegnatore di Lupo Alberto e Cattivik, però con così tanta gente affollata sul pupazzo di Lupo Alberto non potevo vedere il disegnatore. Grazie a mio Fratello che scovò un passaggio tra la folla arrivai in un punto dove si vedeva perfino la barba ed i pantaloni blu del disegnatore, così riuscii a vederlo ma poi il passaggio si riempì di gente vestita da uomo ragno e da robots vari e non vidi più nulla. Allora passammo oltre ed io mi incantai su di una statuina di plastica di sei o sette, massimo otto, centimetri che rappresentava una ragazzina vestita di marrone con le orecchie da gatto bianche, mentre il mio Fratellino si era incantato su un robot nero. Il mio babbo si avvicinò dicendo: -- Ti piace ?.. Io feci cenno di si con la testa ed il mio babbo me lo comprò, poi comprò anche il piccolo robot che aveva visto il mio Fratellino. Usciti dalla serra, andammo verso il ristorante. Mentre saltellavo di gioia e saltellavo felice, vidi Jack Sparrow, così atterrai dall’ultimo salto di gioia ed io e il pirata ci scambiammo un’occhiata, subito dopo ci girammo entrambi, ma con la coda dell’occhio io lo guardavo ancora e pure lui, sembrava che io fossi uno specchio e lui il pirata che si specchiava su di me. Poi facendomi una linguaccia si fece fotografare da molta gente. Mio padre chiese al pirata se io potevo fare una foto con lui e lui rispose: -- Si, certo !... Allora io ed il mio Fratellino ci mettemmo in posa. Jack chiese a mio Fratello: -- Vuoi spararmi ?... E senza che mio Fratello rispondesse, lui gli diede la pistola in mano ed il mio Fratellino fece finta di sparargli, così il babbo ci fotografò. Quando arrivammo al ristorante io, mio Fratello, mio padre ordinammo le lasagne al forno, mia madre ordinò il pollo. Poi andammo in un’altra specie di serra, dove io presi per tre euro un gattino di coccio che assomiglia a carota, il mio gatto, solo che questo si chiama Cipria. Mentre andavo alla macchina, per tornare a casa, io, trovai per terra due pacchi di appiccichini. Ero fortunata !...
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