Antica Farmacia dei Monaci Camaldolesi

Durante una breve gita in famiglia, attraverso il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, abbiamo seguito un cartello che indicava un antico Monastero Camaldolese: Eremo di Camaldoli. Ecco un luogo incantato, scoperto quasi per caso. Avevo spesso fantasticato sulle antiche arti dell'alchimia, mi son spesso soffermata a riflettere sulle incredibili pozioni che un alchimista poteva creare. Ma non avrei mai e poi mai immaginato di trovare i veri libri di questi antichi monaci e scoprire che anche loro erano alchimisti in piena regola.

In questi antichi volumi hanno trascritto le loro scoperte riguardanti le erbe officinali che conoscevano, disegnandole, elencandole, descrivendo i processi per estrarne gli aromi. Dei veri e propri alchimisti. 

Dentro una bacheca in vetro è possibile ammirare antichi quaderni, scritti rigorosamente a mano, da antichi monaci, che studiavano ed elencavano le proprietà delle piante officinali. Ad un certo punto ho visto la data di un giorno nel 1400. Impressionante. Quel piccolo quaderno scritto seicento anni prima di noi mi ha fatto una certa tenerezza. Pensavo a quel monaco, a lume di candela, la sera, mentre riportava con pazienza i suoi pensieri, le sue scoperte nel suo piccolo quaderno. Non so come ti immagini tu un alchimista, io lo vedo proprio in quel modo, un piccolo frate incappucciato che studia le proprietà delle sue pozioni.

Dentro un'altra bacheca, finalmente, vedo delle vere e proprie provette alchemiche. Ecco, mi son detta, ecco come son fatte le vere fiale delle pozioni magiche. Antiche ampolle, antiche boccette, con scritte a mano su carta invecchiata. Tappi in vetro, liquidi scuri, magici poteri. Chissà quali poteri ha quella piccola boccetta al centro, mi sembra di intravedere un numero 17, scritto a mano da un antico alchimista. [alchimia e pozioni]

Proseguo attraverso il monastero, ci sono molti ambienti da visitare e, devo ammettere, mi sembra di essere ad Hogwarts, proprio dentro alla scuola di magia di Harry Potter.

Dentro misteriose teche in vetro sono celati antichi vasi decorati. Nei biglietti spiegano che si tratta di contenitori per le erbe officinali. Immagino che dentro ci sia ancora una mandragora, o forse un po' della pozione della fortuna liquida, magari la polisucco per trasformarsi in un'altra persona. Che luogo d'incanto abbiamo trovato, pieno di fascino e di ancestrale mistero. Magari la Rowling si è ispirata proprio in un luogo come questo.

Passeggio un altro po' tra le teche dell'antico monastero camaldolese. In mostra posso ammirare antichi volumi che elencano le proprietà officinali delle erbe.

Sono libri scritti in latino, curati nei minimi particolari, finemente illustrati e molto, molto dettagliati. Ne sono affascinata. Poi ... l'ultima stanza ... il negozio ... purtroppo non ho foto da mostrarti, perché ero troppo impegnata ad acquistare cioccolata artigianale, profumi speziati, saponette aromatiche, e pozioni di vario genere che ben presto regalerò ai miei amici. 

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