In quei giorni il famoso "pittore della realtà" si trovava nella piazza della città in modo che tutti potessero chiedergli di dipingere per loro. Era chiamato "pittore della realtà" perché ...
Perche' i Fiori sono colorati In quei giorni il famoso "pittore della realtà" si trovava nella piazza della città in modo che tutti potessero chiedergli di dipingere per loro. Era chiamato "pittore della realtà" perché riusciva con i suoi colori magici a trasformare i suoi disegni in realtà. Ogni persona dava spintoni per avvicinarsi a lui. C'era molta folla ed un esile ragazzo dai capelli rosso fuoco veniva sbattuto qua e là dalle persone, le quali erano così agitate perché non vedevano l'ora di guadagnarsi un abito, una pentola o semplicemente una bella mela rossa disegnata dal "pittore della realtà". Erano tutti così frenetici che non vedevano chi stava loro attorno. Curioso di sapere cosa accadeva, il ragazzo dai capelli rosso fuoco, provò a spingersi dentro la folla, ma venne subito respinto e così cadde sugli scalini del municipio. Un signore lo aiutò ad alzarsi e disse: -- Tutto OK ? Stai attento, potresti farti del male ! L'uomo tirò fuori dalla tasca due ciliege rosse e ne porse una al ragazzo. __ Ma come ? -- Disse il giocane. -- In inverno le ciliege non si trovano !... -- Lo so, sciocchino !... E' tutto merito del "pittore della realtà", non dirmi che non sai chi è ? IL ragazzo aggrottò la fronte ma non rispose. In effetti non aveva mai sentito parlare di lui. Ringraziò e corse a vedere. Riuscì a farsi spazio tra la folla e ... appena lo vide rimase stupito da come quell'uomo muoveva veloci il pennello, senza mai staccare il tratto dalla tela. Continuò a guardarlo fino a che questi gli disse: -- Dimmi piccolo, cosa desideri ? Il ragazzo rifletté a lungo ed infine disse: -- Oh, gentile signor, desidererei tanto una di quelle meravigliose creature che crescono solo in paesi lontani e che si chiamano "fiori", Il pittore ne disegnò uno fatto dei colori più belli, colori accesi e brillanti, con sfumature su tutti i lati. Lo porse al ragazzo. Ma quello che il giovane si trovò in mano fu solamente un fiore bianco e nero, senza colori e ne volle sapere di più: -- Perché non è colorato ? -- Chiese. -- Ciò vuol dire che i fiori non sono colorati ma che esistono solamente fiori bianchi e neri, ovunque tu vada. Il giovane rimase deluso. -- Aspetta ragazzo -- lo richiamò il pittore -- non andare ! Ho finito i miei colori per disegnare il tuo fiore ed ora pagherai procurandomene di nuovi ! Attento però ! I miei colori si trovano solamente nell'arcobaleno, dovrai attraversarlo e prendere un secchio pieno fino all'orlo di ogni colore. Il ragazzo partì, ma si chiedeva come avrebbe fatto a cavalcare l'arcobaleno. Prese i secchi e partì, viaggiò a lungo, fino a quando arrivò ai piedi del colle "tricolore", questo nome gli era stato dato perché a mezzogiorno, il colle, si sarebbe tinto di tre colori: blu", rosso e viola nel momento in cui i raggi del sole, battendo sulla roccia, avrebbero distribuito i suoi colori. Il piccolo avventuriero si arrampicò fino alla cima del colle ed attese mezzogiorno. A quell'ora vide cadere dal cielo nubi di ogni colore, tutte però, di una intensa sfumatura rosa. Le nuvole rosacee si avvicinarono fino a diventare un unico grande nuvolone, subito dopo, iniziò a piovere; piovve per poco tempo, ma l'acqua che usciva da quelle nuvole era davvero tanta, così tanta che i vestiti del ragazzo si zupparono da capo a piedi. Subito dopo i raggi caldi del sole asciugarono le vesti del giovane e davanti ai suoi occhi si aprì un varco di luce che raggiungeva un magnifico arcobaleno. IL ragazzo provò, indeciso, a camminare su quel ponte dai mille colori, ma, proprio quando era sicuro di non farcela,vide tutto il paese, in basso, piccolo ed il vento era un tutt'uno con lui. Era sospeso nell'aria. Con calma, piano piano prese una secchiata di ogni colore e quando ebbe finito, tento di scendere. Voleva proprio scendere e provò, ma riuscì solamente ad andare ancora più in alto. La luce del sole diretta, lo accecò e lui precipitò. Per sua fortuna cade sopra un soffice prato di fiori bianchi.
I secchi di colore erano volati via, rovesciandosi e ... quel prato di fiori si era colorato con tutti i colori dell'arcobaleno. Da quel giorno i fiori che crescevano avevano tutti i colori dell'arcobaleno ...
Piccola Fiaba scritta da Gatto999 il 6 Febbraio 2011 un pò per gioco ... un pò per compito di scuola ...
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