Mi trovavo dentro una stanza completamente buia, non c'era neppure una candela, nessuna traccia di fonti luminose ...
Bambola Mi trovavo dentro una stanza completamente buia, non c'era neppure una candela, nessuna traccia di fonti luminose. Non capivo se era una stanza, una scatola o uno spazio aperto, perché, anche se correvo verso una direzione non c'era mai una fine. Inizia a correre ed ansimare, ero stanca e guardare il buio più profondo faceva male agli occhi; così mi fermai. Ad un certo punto iniziarono degli strani rumori, come una porta cigolante, e, senza perder tempo a pensare cosa fosse, caddi in basso ... o almeno così sembrava. Caddi e caddi nel più profondo della terra; quando un frastuono squillante mi fece sobbalzare dal letto. Era stato solamente un brutto sogno. Diedi un colpetto alla sveglia per farla mettere, ma era tutto inutile, così, dopo vari colpetti, la infilai dentro un vaso di vetro e chiusi con il coperchio. Guardai il calendario ed osservai che le vacanze estive erano iniziate, quindi: -- Niente scuolaaaaa !.... - Urlai felice. Saltellando mi diressi in cucina, presi una fetta di pane con la marmellata di more spalmata sopra, andai a gustarla nella mia casetta sull'albero. Era una bellissima giornata di sole, estiva, si sentiva già il dolce profumo di vacanze impregnato nell'aria. L'unica cosa che rendeva quel bosco rumoroso ed inabitabile era la banda di ragazzacci che ogni mattina d'estate mi rubavano una delle mie bambole e la usavano come pilota per il loro aeroplanino volante; il suo rumore creava solo frastuono e la maggior parte delle volte la mia bambola tornava in pessime condizioni; con i capelli arruffati e pieni di foglie; pensare che spazzolavo sempre con cura quei bei capelli lunghi. Cosa dire poi dei vestiti ... accidenti !.. Un giorno, prima o poi, l'avrei fatta pagare a quei ragazzacci. Mi vidi arrivare di colpo l' aeroplanino telecomandato addosso. Pensavo che avrebbe deviato prima di finirmi in faccia, ma non fu così; i ragazzi avevano perso il controllo e quell'"oggetto" rumoroso con le ali mi finì dritto dritto in pieno volto. Svenni. Quando mi svegliai mi girava la testa e non mi sentivo molto in forma; mi alzai e, dirigendomi verso lo specchio, mi accorsi che ero piccola ... oppure la sedia ed il tavolo erano diventati giganteschi. Mi guardai attorno, era tutto così grande, quindi, quella piccola ... beh ... ero io !... Mi arrampicai sul tavolo ed osservandomi allo specchio, vidi una bambola di pezza, con i capelli dorati lunghi fino alle caviglie; indossavo un abito azzurro come il cielo. Per un attimo rimasi bloccata facendomi domande come: -- Perché sono una bambola ? -- Come è successo ? -- Quando tornerò normale ? Per un attimo, nella mia mente, si affollano anche pensieri positivi ... -- Non dovrò più andare a scuola ... Mi rilassai e scesi con un balzo giù dal tavolo. Osservai, sorpresa, l' aeroplanino dei ragazzi, adesso sembrava proprio un aereo vero e, non avendo mai viaggiato in aereo, decisi di provarlo. Montai sopra, indossai gli occhialini da volo ed inizia a pilotare ... ma quello non si alzava da terra neppure di un centimetro perché i ragazzi in quel momento non stavano usando il telecomando. Guardai sotto la sedia e vidi un pezzo di pane, una grossa briciola avanzata dalla colazione. Considerato che era ora di pranzo e che non potevo certo tornare a casa in quello stato, decisi di pranzare e mangia il mio pezzetto di pane. Poco tempo dopo, la banda dei ragazzacci tornò. Mandarono un ragazzo in cima all'albero, per recuperare l' aeroplanino , quello si arrampicò ed appena vide il giocattolo, il suo "faccione" urlò: -- Eccolo ragazzi !... L'ho trovato !.. E c'è anche una bambola !... Mi prese assieme all'aereo. Raggiunta terra mi appoggiarono su di un sasso, pronta per il decollo. -- Tre, Due, Uno ... Via !... Partii a razzo verso il cielo. Il mio viaggio era iniziato, ero così felice. Sorvolai pianure immense dove correvano felici dei cerci con i loro cuccioli, attraversai laghi, dove i pesci saltavano da una parte all'altra. Ma il pericolo era vicino ... andai a finire proprio in una zona di caccia, una di quelle zone dove i cacciatori cercano di uccidere gli uccellini, una cosa assai crudele. Prova ad indovinare ?... Uno di loro mi scambiò per un volatile e mi sparò. Per fortuna il colpo prese l'aereo e non me. Almeno non ero ferita, ma caddi giù, proprio dentro un fiume. Mentre la corrente mi portava via cercai inutilmente ad attaccarmi alle rocce, ma queste erano troppo scivolose e persi subito la presa, urlai: -- Aiuto !... Ma nessuno mi sentì. Cercavo di nuotare ma la corrente era troppo forte e mi trascinò via, fino a cadere giù, in basso o almeno così credevo ... Era come il sogno che avevo avuto di prima mattina, solamente che adesso mi sembrava tutto così reale !... Mi risvegliai su di una sponda del fiume, bagnata. Appena le forze tornarono m'incamminai verso casa, improvvisamente sentii un suono squillante ... però quasi ovattato, aprii gli occhi e mi ritrovai ancora sopra il mio letto; guardai la sveglia ... era dentro il vaso di vetro, chiusa con il coperchio. Mi guardai attorno, sopra al mio cuscino si trovava un piccolo abito azzurro, adatto proprio ad una bambola. Era stato proprio un sogno ?...
Scritta da Gatto999 ad Aprile 2011 In effetti mi vesto un pò da bambola ... non mi credi ?... Clicca qui .
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